Ortodonzia intercettiva
L’ortodonzia intercettiva è una branca dell’ortodonzia che si occupa di prevenire o ridurre le malocclusioni. La possibilità di intercettare una malocclusione fin da subito è possibile principalmente sui pazienti pediatrici, durante la fase di sviluppo. Questa branca dell’ortodonzia si occupa del mantenimento, del ripristino o della correzione del rapporto osseo tra i mascellari e le arcate dentarie. Inoltre si occupa del corretto allineamento dei denti.
Tra le varie attività svolte nel nostro Studio ci occupiamo anche di ortodonzia intercettiva, per la cura e il benessere dei pazienti in età pediatrica. Curare i denti dei bambini, come nel caso degli adulti, ha una duplice valenza estetica e funzionale. Problemi infatti alla dentatura e alla struttura ossea possono comportare dei disturbi masticatori e funzionali. In alcuni tipi di malocclusioni se non si intercetta correttamente in età di crescita la dismorfia in età adulta poi non è più possibile intervenire se non con l’ausilio di un intervento chirurgico.
Tra i 5 e i 14 anni di età tramite delle apparecchiature funzionali è possibile modulare o stimolare la crescita delle ossa della bocca. Tali apparecchiature possono essere fisse o mobili.
Ad esempio, per un difetto della crescita in senso trasversale del mascellare superiore si può utilizzare l’espansore rapido del palato. La crescita delle ossa mascellari dipende da fattori genetici e ambientali. In quest’ultima categoria rientrano il succhiamento del pollice, mangiarsi le unghie, mordicchiare oggetti ecc. Il fatto di succhiarsi il pollice, per fare un esempio, può determinare un deficit di crescita del palato e lo spostamento in fuori degli incisivi superiori e lo spostamento indietro di quelli inferiori.
Solitamente ci possiamo avvalere di 2 tipi di terapia quella two steps e quella one step. La prima è quella in cui il trattamento inizia precocemente con apparecchiature funzionali, volte a intercettare un problema di crescita ossea. Successivamente a permuta completata si comincia il trattamento ortodontico fisso o con allineatori per raddrizzare e coordinare le arcate superiore e inferiori. A seconda della gravità e tipologia della malocclusione può essere vantaggioso usare questo tipo di approccio di terapia.
La terapia one step si inizia più tardivamente e utilizza apparecchiature fisse o allineatori con l’aggiunta di ausili per correggere un piccolo deficit osseo (propulsori mandibolari, elastici ecc). A differenza dell’altra terapia, quella one step è un trattamento più breve e più concentrato.
Per scegliere tra l’una e l’altra terapia sarà compito nostro valutare la situazione del paziente di volta in volta, studiando attentamente lo specifico caso clinico.
Come interveniamo con l’ortodonzia intercettiva
L’aggettivo stesso “intercettiva” sta a indicare appunto il fatto importante di intercettare un problema in anticipo, prima che si arrivi appunto a una degenerazione dello stesso.
L’ortodonzia intercettiva consta solitamente di 2 fasi. La prima fase consiste nell’intervenire sulla dentatura mista (denti decidui e permanenti) tra i 5 e i 9 anni di età del bambino. Durante questa fase interveniamo sulle forze muscolari che possono condizionare lo sviluppo delle ossa mascellari. Gli apparecchi mobili funzionali e gli esercizi di rieducazione della lingua possono aiutare a far sviluppare armonicamente la mascella. Durante questa fase potrebbe essere utile anche la collaborazione di altri specialisti quali l’osteopata e il logopedista. Questo per intervenire in maniera completa su tutti gli altri aspetti funzionali.
Nella seconda fase possiamo passare all’allineamento dei denti con i brackets, le apparecchiature di tipo fisso, oppure con gli allineatori rimovibili. Il precedente trattamento intercettivo agevola questa fase correttiva, grazie al fatto che non vi sono più interferenze muscolari. Si tratta quindi di un approccio sistematico che aiuta a intervenire in tempo.
La durata del trattamento con l’apparecchio varia in genere tra i 24, mesi ma è una durata variabile che dipende da persona a persona. Talvolta si possono ottenere dei risultati già dopo un anno.
Prima di passare alla fase di trattamento vero è proprio sottoponiamo sempre i nostri pazienti a una visita ortodontica, per una corretta diagnosi. Sono quindi indispensabili l’ortopantomografia; la tele radiografia latero-laterale; le foto intra ed extra orali; le impronte digitali delle arcate per avere il modello virtuale della bocca su cui fare tutte le misurazioni e valutazioni.
Come in buona parte delle problematiche legate ai denti, la prevenzione gioca un ruolo cruciale per quanto riguarda anche le anomalie di sviluppo. Vi sono alcune abitudini viziate che consigliamo sempre di eliminare: l’uso del ciuccio oltre i 3 anni; l’abitudine di succhiare il dito; l’uso del biberon oltre i 5 anni; il mettere oggetti in bocca; il mangiarsi le unghie.
Altri aspetti da prendere in considerazione sono infine il russamento, le dispnee notturne; i disagi nella fonazione e nella deglutizione del bambino. Noi dentisti valutiamo anche tutti questi aspetti, per avere un quadro il più completo possibile dello stato dell’arte.
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